420 e cannabis, le origini
Una misteriosa mappa del tesoro, un enorme campo di marijuana, e un gruppo di studenti americani alla sua ricerca: queste sono le origini del numero 420 e del suo collegamento con la cannabis.
Tutto nasce qualche anno fa, quando un gruppo di studenti si incontrava regolarmente ogni giorno dopo la scuola – alle 4.20.
Li chiamavano “the waldos”, perché si incontravano sempre vicino ad una parete (wall, appunto). Successivamente il nome diventò “The Waldos 4.20” e infine “420”.
Il gruppo era noto per il consumo regolare e costante di cannabis. Sorridenti e con gli occhi arrossati, i fattoni ogni giorno fantasticavano di una enorme quantità di marijuana seminata da qualche parte nelle loro zone.
La leggenda narra che uno di loro fosse entrato in possesso di una mappa che evidenziava la presenza della piantagione. Ogni giorno, il gruppo si radunava alle 4.20, e dopo aver fumato per bene, partiva alla ricerca del leggendario tesoro.
Inutile dire che il tesoro non é mai stato trovato. Nel frattempo però il numero 420 ha cominciato ad essere associato prima al gruppo di ragazzi, e successivamente alla cannabis in sé.
In una recente intervista, uno dei ragazzi ha dichiarato che non erano assolutamente certi né dell’accuratezza della mappa, né della sua autenticità, né dell’esistenza della piantagione. Questo non toglieva che “buona parte del divertimento” fosse proprio girovagare per i dintorni alla ricerca del verde tesoro.
Rapidamente 420 divenne sinonimo di cannabis. La fama si diffuse, ma la vera celebrità giunse quando un gruppo rock citó il famoso numero. Non é ben chiaro, e le fonti sono discordi, se fossero i Grateful Dead o o Black Sabbath a lanciare per primi il 420, in ogni caso il numero diventò estremamente popolare in tutti i paesi di lingua anglofona.
Ad oggi, sugli annunci delle stanze in affitto per studenti compare spesso la dicitura “420 friendly”, un eufemismo per dire “coinquilini fattoni”.
Il primo impatto del Conte con il fumoso numero é stato negli USA nel 1992. Un amico chiese “che ore sono?” ed il Conte diligentemente rispose “le 6.15”, mentre un’altra persona esclamava in risposta “hey! it’s four-twenty!!” sfoderando un trombone di dimensioni epiche e privo di tabacco. Perché – si sa – tutto é più grande negli Stati Uniti, e soprattutto ci mettono poco (o niente) tabacco.
È inoltre generalmente accettato che fumare cannabis dalle 4.20 in poi sia socialmente accettabile.
Ed ogni 20 Aprile, che nella cultura italiana é il 20/4 ma nella cultura anglosassone é il 4/20, si celebra la giornata della cannabis.
Curiosamente vicino al Bicycle Day, sembra che Hoffman assunse la prima dose accidentale proprio alle 4:20. E naturalmente il nome della fiera della cannabis che abbiamo visitato di recente é proprio “420 Hemp Festival“.
Da notare che in California i cartelli stradali con il numero “420 miglia” sono ormai una rarità. Giovani fattoni dagli occhi arrossati li staccano per portarseli a casa. Come risultato, le insegne vengono rimpiazzate da più sobri cartelli 419.99.