Per la terza volta Il Conte ha dovuto assaggiare l’inassaggiabile. Questa volta si tratta di un estratto. E’ una specie di wax, al gusto di mattoncini Lego.
E’ l’innominato secondo, dopo l’hash che non ha superato il test del martello e le innominate prima e seconda.
La confezione
Il Conte non può dire molto della confezione perchè rivelerebbe immediatamente il prodotto; si può però dire che non basta il buon marketing. Il packaging – meraviglioso e geniale – non basta a compensare il dramma di un prodotto che proprio non funziona. Però insomma – la confezione è davvero splendida e innovativa, e anche il logo è puro genio.
Esame visivo
L’aspetto di questo estratto è semplice e pratico. Anche qui Il Conte non può dire molto sull’aspetto, né pubblicare foto che renderebbero immediatamente riconoscibile il prodotto. Perchè qui non si tratta di un prodotto semplicemente mediocre, si tratta invece di un chiaro (e grave) incidente di percorso che non farebbe onore all’azienda che lo propone, nota peraltro per realizzare ottima canapa. Il colore ricorda lo sciroppo d’acero, e forse sarebbe stato meglio se fosse stato quello. La consistenza è quella della colla a caldo solidificata. Plasticoso.
Esame olfattivo
Il plasticoso innominato secondo, a freddo, si rifiuta di emanare alcun aroma se non un leggero sentore di legno. A caldo invece l’aria è flebilmente contaminata da note di plastica e PET, accompagnate dal delicato finale di mattoncini lego scaldati. Il surriscaldamento sveglia il nero drago di fumo, dall’apparenza tanto minacciosa quanto l’odore che spande, che si libera fiero e cerca di installarsi nella stanza.
La degustazione
Il Conte, terminato il pranzo, è pronto ad un momento di relax, o al momento della verità. Pronto il caffè, e dopo che il nobile gatto si è degnato di mostrare la sua presenza, tutto può iniziare.
Tentativo numero uno: rollato con tabacco di sigaretta. La combustione non è omogenea e i frammenti di Innominato si ripropongono sostanzialmente identici nel portacenere. Le note mentolate fanno da padrone.
Tentativo numero due: rollato con tabacco sfuso. inserito l’Innominato e avviata la sessione, il gusto è vagamente mentolato, con leggero gusto di bruciato sul palato. Anche qui i residui sono visibili nella cenere, e tutta la degustazione è caratterizzata da combustione poco omogenea e minacciosi draghi neri.
Tentativo numero tre: rollato con aggiunta di hash. Dalla disperazione, Il Conte prova ad accompagnare l’Innominato con un hash simile a quelli legali in Olanda. Il gusto complessivo è leggermente mentolato, ma il gusto della materia prima non cambia. Il pietoso tentativo di dare un aiutino all’Innominato Secondo serve solo a rovinare il buon hash. Durante la combustione si presentano anche scoppiettii. La combustione è quasi omogenea, anche in questo caso accompagnata dai draghi neri che lasciano i composti alchemici dopo gli opportuni lavaggi.
Intensità
L’altissima percentuale dichiarata si fa sentire solo con la terza prova, probabilmente a causa dell’effetto entourage. Leggero senso di relax e un discreto sollievo.
LA SCHEDA – PUNTEGGIO MASSIMO 5/5
Confezione: 4.8/5 – bellissimo lavoro
Packaging: 4.8/5 – il marketing mostra il suo lato migliore
Aspetto: 4.3/5 – semplice e pratico
Aroma: 1/5 – l’unico aroma è quello della confezione. Plasticoso a caldo
Gusto: 1.5/5 – solo mentolato
Intensità: 1.5/5 – funziona con effetto entourage…da solo, no
Durata: 1.5/5 – evanescente
Punteggio complessivo: 2.7/5
Il giudizio de Il Conte: l’idea è buona, il packaging è geniale, peccato che questo estratto sia gustoso come un pezzo di Lego.
Dove acquistare
Qualcuno ha intenzione di acquistarlo? Per favore, no.
Fly High!
Il Cavaliere