Il Conte, come i suoi lettori, è un collezionista, e si sa che i collezionisti stravedono per le rarità. Eccone una…
Chicca?
Non si può dire molto altro, visto che il sito dell’azienda ha tutta l’aria di essere un volantino PDF convertito in pagina web, praticamente irrintracciabile sui motori di ricerca, così come altre informazioni risultano irreperibili sui social network. Non una particolare attenzione alla comunicazione web, e appare piuttosto strano vista la buona cura nella presentazione del prodotto, come si vedrà a breve. Green leaf si presenta già dall’alto della sua percentuale <20%.
Confezione
Premessa doverosa: Il Conte ha ricevuto (e di conseguenza esaminato) una confezione speciale non destinata alla vendita, ovvero un campione gratuito a scopo promozionale.
Si parte comunque molto bene, con una scatolina di latta a vite avvolta da un sigillo di garanzia che fa anche da etichetta, dal colore argentato come l’alluminio della confezione stessa.
Il packaging è ben curato: mette in evidenza gli elementi fondamentali in modo ordinato, con semplicità: le scritte in corsivo che descrivono il nome di battesimo di questa canapa e il brand circondano il logo che ha la caratteristica di sfoderare i colori dell’iride in una foglia a sette punte con al centro un fregio che ricorda vagamente il punto di intersezione con il ramo. Nonostante l’uso di un certo numero di colori la resa è gradevole e dona un tocco artistico al marchio.
A fronte di tanta cura nel packaging la carente promozione sul web appare alquanto inspiegabile.
Esame visivo
Come per la confezione, anche l’esame visivo è condizionato dal campione ricevuto. La confezione da 0,5 grammi infatti può ospitare solo due piccole cime, dall’aspetto piuttosto compatto, con calici piccoli e serrati. Il verde mirto del fiore assume tonalità marroncine per via dei pistilli, molto folti e concentrati sulla punta della cima, che risulta brillante per via dei cristalli che la ricoprono in abbondanza. Il trimming è ben curato.
Esame olfattivo
L’aroma di Green Leaf non è particolarmente intenso, tuttavia la fragranza da cheese emerge in modo distinto ed è la prima a farsi notare all’olfatto de Il Conte. Ad un esame più approfondito emergono note floreali e poi sentori più delicati di erba tagliata di fresco e terra umida. Perfettamente aderente a quanto riportato dall’azienda. Il Conte invece non ha trovato gli odori fruttati, ma si sa che l’olfatto ha una componente molto soggettiva, così come la canapa ha mille sfumature.
Degustazione
Per accompagnare Green Leaf, Il Conte si avvale di tabacco naturale e cartina in canapa non sbiancate. Data la consistenza compatta di Green Leaf, è possibile usare un tritaverdure senza timore di polverizzare la cima.
Al primo assaggio spiccano note acidule ammorbidite da un retrogusto di terra. Il sapore è asciutto e anche piuttosto secco, lievemente amarognolo. Delude un po’ in fatto di morbidezza, infatti il sapore tostato risulta un po’ pesante in gola. Forse un’essiccazione più paziente avrebbe potuto eliminare ulteriori tracce di clorofilla, che in combustione non risultano molto gradevoli.
Intensità
L’alta percentuale si manifesta bruscamente già a metà degustazione, conferendo una elevata sensazione di relax. L’intensità è forse la caratteristica dominante di questa canapa, che la rende adatta a lunghi momenti di relax distensivi, accoccolati sul divano o comodamente sdraiati sul letto a godersi la propria serie TV preferita. Notevole durata, che rispecchia bene le aspettative di una canapa ad alto contenuto di CBD.
Confezione: 4.8/5 – barattolino di alluminio con coperchio a vite.
Packaging: 4.6/5 –scelta coraggiosa e sapiente dei colori a vivacizzare la classica foglia stilizzata.
Aspetto: 4.1/5 – cime piccole ben lavorate e ricche di cristalli.
Aroma: 4.0/5 – aroma di erba e terra umida con ricordi di cheese.
Gusto: 3.7/5 – asciutto e lievemente acidulo, da migliorare in morbidezza.
Intensità: 4.7/57– decisamente rilassante con salita rapida.
Durata: 4.6/5 – durata degna di nota.
Complessivo: 4.3/5
Il giudizio del Conte: con un gusto più rotondo e delicato e un aroma più deciso questa canapa sarebbe schizzata in alto nell’Olimpo delle Eccellenze.
Dove acquistare
Green Leaf è talmente rara che nemmeno Il Conte è riuscito a reperire informazioni su dove possa essere acquistata. Il consiglio è quello di contattare direttamente l’azienda tramite i recapiti disponibili sul sito web. Buona ricerca…
Fly high!
Il Marchese
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