Frenchy Cannoli

Frenchy Cannoli, il guru dell’hashish incontrato di persona

Essere al centro del cannabusiness italiano ha i suoi vantaggi. Uno di questi è la possibilità di incontrare persone fuori dal comune – come Frenchy, la leggenda dell’hashish a livello globale

Il Conte ha incontrato Frenchy Cannoli (qui l’articolo già pubblicato sulla sua storia) in occasione della Cannabis Light Cup della 4.20 Hemp Fest.

L’hashishin incontrato di persona

Descrivere Frenchy in un articolo è come dare brevi cenni sull’universo.

Quest’uomo è un mix unico di Spirito e di pienezza di vita. Ogni angolo del suo essere racconta la storia di una vita vissuta con straordinaria intensità, una vita fatta di panorami immensi, di profumi lontani, di spiritualità onnipresente.

Vedere al lavoro Frenchy è il punto di partenza per descrivere la persona.

E’ un’esperienza incredibile, come sa chi ha partecipato al suo workshop durante la fiera. Ci mette passione, entusiasmo, vitalità.

Quando esamina gli hash, a colpo d’occhio sa valutare la maturazione dei fiori usati per la lavorazione. “Questo no, il fiore doveva maturare ancora 15 giorni. Questo no, servivano ancora 10 giorni. Questo ok, ma se avesse fatto il raccolto 5 giorni dopo sarebbe stato perfetto” dice Frenchy davanti alle panette da valutare.

Durante l’analisi dei prodotti della Cup, ha mostrato a Il Conte come si valuta un hash: dalla tecnica di riscaldamento all’impasto con le mani, come si esamina la consistenza, la struttura, lo sviluppo degli aromi. Mostrando prima con l’esempio, e poi con la spiegazione.

Al cospetto dell’immensità c’è sempre imbarazzo. A volte può essere interpretato come freddezza o come una maschera. E’ invece l’imbarazzo tipico di chi, al cospetto dei grandi, si rende conto di essere minuscolo e non sa più tanto bene cosa dire o cosa fare.

Poco prima, Frenchy aveva raggiunto Il Conte allo stand per 30 minuti di conversazione fitta su Erba del Conte, sul sistema di valutazione delle recensioni che viene usato, e sulla necessità di uno standard unico internazionale per la valutazione dei prodotti a base di cannabis.

Sul sito dell’antica arte c’è la sua scheda di valutazione. Su Erba del Conte ci sono le schede di valutazione. Va da sè che ognuno ha il suo metodo, di cui di solito ciascuno è molto geloso. Non Frenchy (e tantomeno Il Conte), perchè l’importante è sempre unire, non dividere, e migliorare sempre: per il bene della pianta e per il bene dell’evoluzione della specie umana. Imparando da chiunque.

Al termine dell’incontro, il leggendario hashishin ha apprezzato il lavoro di queste colonne, e se n’è andato dicendo “I want to learn from you”. Com’è possibile che il guru dell’hashish, che ha imparato l’arte millenaria e la insegna da una vita, abbia qualcosa da imparare da chi sta lavorando, per quanto con passione, da solo un anno?

E più tardi, rispondendo alla domanda su qual è il suo segreto per l’hashish perfetto: “io sono solo un esecutore, tutto sta nella materia prima”.

Una doppia lezione di umiltà, impartita con l’esempio, davanti alla quale si può solo che restare senza parole.

L’arte del Flow, vivere della propria passione

“Che lavoro fai?”

“Io non lavoro – mi diverto” dovrebbe essere la risposta normale che chiunque dovrebbe dare nella vita. Perchè la vita non è sofferenza, e il lavoro non dovrebbe essere una cosa noiosa, faticosa, o un male necessario. Bisognerebbe riuscire a fare della propria passione il proprio lavoro.

Quando si riesce a fare della propria passione il proprio lavoro (e chi ha deciso di operare nel cannabusiness ne ha già una vaga idea) si entra in una condizione particolare, che gli anglofoni chiamano Flow: il flusso. Tutti hanno sperimentato il flow almeno una volta nella vita: da bambini giocando, oppure da adulti facendo quella cosa che dà gioia e soddisfazione.

Si, ma come si riconosce la condizione di Flow? Quando si è nel flow si è così assorbiti che non ci si accorge delle ore che passano. Quello che sembra difficile agli altri è una cosa quasi banale per chi sta nel flusso. Le cose procedono lisce e si incastrano una nell’altra che è un piacere. Al termine dell’attività la persona si sente piena di energia anzichè svuotata. E più si va avanti, più emerge il senso di stabilità e di direzione che ha solo chi sa che sta facendo la cosa giusta.

L’arte di trasformare la passione in lavoro è l’arte di costruirsi una vita piena e ricca di soddisfazioni.

Frenchy Cannoli ne è l’esempio vivente. In quest’uomo, Il Conte ha visto l’abilità straordinaria di vivere secondo passione (una passione che ai tempi era anche per un prodotto illegale!) , ed è la dimostrazione vivente che bisogna credere fermamente in ciò che si fa. E’ con la perseveranza, con l’umiltà e con la voglia di imparare che avviene la magia. Soprattutto, Il Conte ha trovato lo spessore umano e spirituale di una persona equilibrata di corpo, mente e spirito.

Davanti a tutto questo si può solo dire grazie: grazie all’uomo, allo spirito che attraverso di lui si manifesta, grazie per l’esempio, per l’umiltà, per l’equilibrio.

In una parola,

Namastè.

Il suo sito è frenchycannoli.com e può essere seguito su Facebook e Instagram. Per chi vuole scoprire l’Antica Arte di cui Frenchy è maestro, i fornitissimi articoli sono qui: www.frenchycannoli.com/articles  , mentre per chi preferisce i contenuti video c’è il canale YouTube. La pagina dell’Antica Arte, ricca di foto e del lavoro di Frenchy, è The Lost Art . Il manuale per fare l’hashish (legale!) step by step si può scaricare qui (in PDF) . Da non perdere!

Il Conte

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